Oggi parliamo di un calciatore considerato da molti uno dei migliori in assoluto della storia del calcio, un atleta che, nonostante i suoi vari infortuni, ha scritto pagine storiche non solo per i club nei quali ha militato, ma per il gioco del calcio in generale: Ronaldo Luis Nazario de Lima, meglio conosciuto come Ronaldo ‘il fenomeno’. E’ indubbio che di campioni di un certo livello il calcio ne ha sfornati tanti, forse però non tutti con la faccia simpatica e sempre col sorriso sulle labbra come lui, con quei suoi caratteristici dentoni davanti così grandi che ancora oggi trasmettono simpatia.
Ronaldo ha fatto divertire un po’ chiunque con le sue finte vertiginose ed i suoi scatti al fulmicotone, e ci si doveva sempre aspettare qualcosa di strabiliante quando il pallone passava tra i suoi piedi; forte fisicamente, atletico e sciolto nei movimenti, creativo ed imprevedibile, sempre pronto a tirare fuori dal suo cilindro un ‘tocco magico’ capace di disequilibrare un’intera difesa e creare scompiglio. Davvero forte Ronaldo, ed anche molti tra i tanti difensori che ha affrontato durante la sua carriera lo hanno ammesso: ‘Un demonio….praticamente immarcabile’, diceva il fortissimo libero del Milan Franco Baresi, e sono stati moltissimi i suoi colleghi che gli hanno dato ragione, Cannavaro e Puyol, tanto per fare un esempio.
Cenni di biografia e primi calci al pallone
Nato nel quartiere di Bento Ribeiro, nella zona Nord di Rio de Janeiro il piccolo Luis Nazario de Lima acquisì immediatamente il nome di Ronaldo in onore del medico che aiutò sua madre Sonia dos Santos Barata a metterlo al mondo; il suo amore per il calcio inizia subito, tra le partitelle per strada e quelle sulla spiaggia, e già da lì si capiva che il ragazzo aveva stoffa da vendere. Dopo qualche anno Ronaldo era già su un campo di calcio, assunto come raccattapalle nello stadio del Flamengo, e già lì c’era qualcuno pronto a scommettere su di lui.
A 15 anni ‘il fenomeno’ entra nella squadra di football-sala del Valqueire, e l’anno dopo viene contrattato dal Sao Cristovao, formazione dell’omonimo quartiere nella quale porta a termine tre stagioni realizzando 44 reti in 73 incontri giocati. Nel 1993 è il Cruzeiro di Belo Horizonte a comprarlo sotto consiglio del celebre Jairzinho, campione del mondo con la nazionale brasiliana a Mexico 70, e da qui inizia la sua grande carriera calcistica.
L’esordio nel professionismo brasiliano ed il trasferimento al PSV
Da giocatore del Cruzeiro ‘il fenomeno’ inizia a collezionare successi, gioie, e molte soddisfazioni personali, vincendo la Coppa del Brasile e la classifica capocannonieri in quello stesso anno, e mettendo come ciliegina sulla torta di quella splendida stagione anche il titolo di pichichi della Supercoppa Sudamericana con 8 goals segnati in 4 partite. Tra i suoi ricordi più belli di quell’anno ricco di soddisfazioni c’è sicuramente un bellissimo gol segnato contro il Boca Juniors, quando prese la palla a centrocampo, dribblò tre avversari, il portiere, e la depositò in fondo alla rete come se fosse un gioco da ragazzi.
Per la allora ragguardevole cifra di 6 milioni di dollari americani, nel 1994 Ronaldo viene acquistato dagli olandesi del PSV Eindhoven, e ricambia subito marcando nella sua prima stagione europea ben 30 goals in 33 partite giocate, cosa che gli assicura anche il titolo di capocannoniere di quell’anno. Arriva purtroppo il primo infortunio al ginocchio, ma nonostante ciò ‘il fenomeno’ marca 12 goals in 13 partite, vincendo anche la sua prima Coppa d’Olanda con il PSV.
1996: Ronaldo firma per un anno con il Barcellona, poi va all’Inter
Nel 1996 Ronaldo viene venduto al Barcellona per 20 milioni di dollari e, con i suoi 34 goals in 37 partite giocate vince sia il titolo di capocannoniere della Liga, sia la scarpa d’oro, titoli ai quali si aggiungono anche il primo trofeo internazionale, con la vittoria nello stesso anno anche della Coppa delle Coppe in finale contro il Paris Saint Germain, e la Coppa del Re .
Nel 1998 l’Inter decide di pagare la clausola rescissoria del ‘fenomeno’, allora fissata dalla società catalana in circa 50 miliardi delle vecchie lire italiane, ed inizia così la sua avventura nel nostro paese, vincendo con i nerazzurri prima la Coppa Uefa, e poi il Pallone d’Oro nell’anno successivo. Gli anni che vanno dal 1998 al 2001 sono purtroppo segnati dai suoi continui problemi alle ginocchia, ed a causa dei vari infortuni è costretto a saltare molte gare di campionato e coppe.
Con il Real Madrid fino al 2007, un anno al Milan, poi l’addio al calcio in Brasile
I 5 anni in nerazzurro terminano con le continue incomprensioni con l’allora tecnico interista Hector Cuper, cosa che portò ad una inevitabile rottura; il 31 Agosto del 2002, giusto nelle ultime ore di calcomercato, il club del presidente Moratti decide di accettare l’offerta del Real Madrid di 45 milioni di euro e cedere ‘il fenomeno’ al club iberico.
Con le merengues ‘il fenomeno’ tra il 2002 ed il 2003 vince la Liga, la Coppa Intercontinentale, ed il suo secondo Pallone d’Oro dopo quello vinto nel 1997 quando era all’Inter; negli anni che vanno dal 2003 al 2005, a parte un altro titolo di pichichi della Liga ed una Supercoppa nazionale, non fanno registrare nulla di eclatante, se non il riacutizzarsi dei problemi al ginocchio più volte operato. Tra il 2007 ed il 2011, anno in cui ha chiuso ufficialmente la sua carriera, Ronaldo gioca prima nel Milan, e poi con la squadra brasiliana del Corinthians, con la quale mette la parola fine alla sua brillante carriera vincendo il Campionato Paulista e la Coppa del Brasile.